Oltre la superficie

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Ci sono momenti in cui un gesto apparentemente semplice assume un significato molto più profondo. Questa settimana, durante il pranzo di Natale con ASAP Italia, azienda milanese con la quale collaboro, ho avuto la fortuna di vivere un’esperienza che mi ha lasciato senza parole, un momento che mi ha ricordato quanto le connessioni, quando scelte con cura, possano trasformare la percezione che abbiamo di noi stessi.


La magia è accaduta grazie a Gertraud Bacher, managing director, che ogni anno, in occasione del Natale, crea un ponte tra i suoi collaboratori e mondi simbolici. Non semplici parole, ma una connessione unica e personale che per me è un invito a ciascuno a riflettere su chi è e su chi può diventare. Per me, era la prima volta.


E quest’anno, Gerty ha scelto i miti. Con un discorso che mescolava intuito e conoscenza, ha trovato per ognuno di noi un mito capace di raccontare sfumature di carattere e forse anche storie interiori. Quando è arrivato il mio turno, ha sorriso e ha detto: “Per te, ho scelto Persefone.


Il mito come specchio


Persefone è molto più di un personaggio mitologico: è un simbolo di dualità e trasformazione. È la bambina gioiosa, simbolo di primavera, che porta luce e vitalità ovunque vada. Ma è anche la donna matura, capace di accogliere e guidare chi si trova nei momenti più bui. Vive tra due mondi, imparando a bilanciare leggerezza e profondità.


Quelle parole mi hanno colpita profondamente. Gerty poi mi ha spiegato il perché di questa connessione, mi ha evidenziato quel dualismo che le evoco: l’entusiasmo che mi spinge a creare, a esplorare e a fare mille cose, e la capacità di accogliere gli altri nel mio spazio, di farli sentire compresi e ispirati.


Gerty non ha solo scelto un mito: ha visto qualcosa di autentico in me. E nel farlo, mi ha portata a riflettere sul valore delle connessioni che creiamo ogni giorno, consapevolmente o meno, con ciò che ci circonda.


L’arte di vedere oltre


Questo gesto di associare ogni persona a un mondo simbolico mi ha ricordato l’importanza di andare oltre la superficie. Di trovare significato nei dettagli, anche quelli che a prima vista sembrano piccoli. È un’arte, quella di vedere oltre, che richiede attenzione, ascolto e una dose di immaginazione.


Qualche anno fa, questa consapevolezza era lontana da me. Durante una lettura del mio profilo testologico, mi venne detto che possedevo una grande capacità di creare ponti, di costruire connessioni tra mondi, idee e persone.


All’epoca non capivo cosa significasse davvero, e soprattutto non riconoscevo questa abilità in me. Sembrava qualcosa di troppo astratto, lontano dalla mia percezione di chi ero.


Oggi, invece, questa capacità è una delle mie preferite, un talento che ho imparato a coltivare e apprezzare. Mi permette di unire ciò che sembra distante, di vedere relazioni e possibilità dove altri vedono separazione. È una forma di creatività che iniziò a riconoscermi e che, grazie a esperienze come quella vissuta durante il pranzo di ASAP ITALIA grazie a Gerty, continuo a scoprire e rafforzare, ma soprattutto a condividere!


Gratitudine e ispirazione


Oggi, mentre rifletto su quell’esperienza, mi sento profondamente grata. Perché non è solo di un mito che parliamo, ma di uno spazio di possibilità, di una visione che qualcuno ha avuto per me. È un dono raro, quello di essere visti davvero.


E c’è un altro insegnamento che emerge da questa esperienza: il concetto di non-dualità. Nella filosofia dello yoga, la non-dualità ci invita a vedere oltre le divisioni apparenti, a riconoscere che non esiste una vera separazione tra gli opposti. La gioia e la profondità non si escludono a vicenda, così come non lo fanno il gioco e l’accoglienza, il fare e l’essere.


In Persefone vedo questa sintesi: la capacità di essere molte cose insieme, senza che una annulli l’altra. E nel mio percorso, scopro ogni giorno come vivere questa verità, accettando e valorizzando ogni sfaccettatura di me stessa e degli altri.


Questo pranzo di Natale mi ha insegnato che, a volte, basta un dettaglio, un gesto ben pensato, per trasformare il modo in cui vediamo noi stessi e il nostro posto nel mondo.


Grazie a Gerty per avermi ricordato che, nei dettagli e nelle connessioni, si nasconde sempre una nuova possibilità di creare. E grazie a Persefone, che ora sento un po’ più vicina, per avermi mostrato che ogni dualità è in realtà un’unità preziosa.

 

 

© Green Experience – Paola Valchera – info@green-experience.ch

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