Un anno con Polly: quando il teatro ti restituisce a te stessa

About me, Experience, Polly

Esattamente un anno fa, Polly faceva il suo debutto sul palco del Teatro Tan. Due serate intense, il 2 e il 3 febbraio 2024, che non erano semplicemente uno spettacolo, ma una dichiarazione di vita. Per me, quei due giorni hanno rappresentato un punto di svolta, il modo migliore per onorare il mio cambiamento, un “venire allo scoperto” che ha richiesto coraggio e un pizzico di follia. E se c’è una lezione che Polly mi ha insegnato, è che la vera forza sta nel lasciare che gli altri vedano ciò che siamo davvero, anche quando ci sentiamo vulnerabili.

 

Inviti selezionati e un salto nell’ignoto

Quando ho deciso di invitare le persone a vedere Polly, l’intenzione era chiara: mostrare una parte di me che molti non conoscevano. Ma, come spesso accade nei grandi piani, c’è stato un “effetto collaterale”: dover scegliere. Inviti mirati, con un mix di amici, ex colleghi, compagni di avventure sportive… persone che mi avevano conosciuta in mille vesti diverse, ma mai in quella teatrale. Una bella sfida, vero? E proprio lì, a due giorni dalla prima, è arrivato il pensiero sabotatore: “Ma chi te l’ha fatto fare?”.

 

Il momento di panico e la riscoperta delle risorse

Ecco, se mi avessero dato un franco per ogni volta che ho pensato “Che cazzata!” nei due giorni prima di Polly, oggi sarei in vacanza ai tropici. La verità è che l’ansia di essere vista nella mia interezza ha fatto capolino. Ma invece di lasciarle prendere il sopravvento, ho pescato nei miei strumenti. Sessioni extra di yoga, meditazione, respirazione: non per nascondere le emozioni, ma per imparare a lasciarle fluire. È lì che ho capito che le emozioni non sono il nemico, ma una risorsa. Le ho accolte, ho smesso di combatterle, e le ho portate con me sul palco.

 

Dal passato di atleta alla serenità del palco

Da atleta, mi ero costruita l’idea che le emozioni vanno lasciate a casa. Sul palco, però, è tutto il contrario. Non solo non puoi lasciarle a casa, ma devi invitarle con te, offrirgli un posto d’onore. Perché è proprio grazie a loro che puoi essere autentica. Così, passo dopo passo, ho lavorato sulla mia serenità. E ho scoperto che la serenità non è l’assenza di paura, ma la capacità di accoglierla e trasformarla in energia creativa.

 

Un anno dopo: autentica, imperfetta, pienamente me stessa

Oggi, ripensando a Polly, mi rendo conto che quelle due serate non sono state solo un debutto teatrale. Sono state un esercizio di autenticità, un modo per dire al mondo (ma soprattutto a me stessa): “Ecco chi sono, e va bene così”. Ogni esperienza che ho vissuto, dallo sport al lavoro, ha contribuito a costruire quella versione di me che è salita sul palco. E sai qual è la cosa più bella? Quando porti con te le tue risorse, anche quelle che pensavi non servissero, scopri che il tuo “te autentico” è il miglior spettacolo che tu possa offrire.

 

Il consiglio di Polly: Sii autentica/o, usa le tue risorse

Se c’è una lezione che Polly mi ha lasciato, è questa: il tuo vero te non si costruisce in un giorno. Lo coltivi con ogni esperienza, ogni sfida, ogni errore. E quando arriva il momento, hai già tutto quello che ti serve. Ti basta solo avere il coraggio di salire sul tuo palco e dire: “Eccomi”.

Quindi, il mio invito per te è questo: qualunque sia il tuo “Polly”, portalo alla luce. Sii autentica/o, sii imperfetta/o, ma soprattutto, sii pienamente te stessa/o. Perché in fondo, il mondo non ha bisogno di perfezione. Ha bisogno di autenticità.

 

Ci rivediamo presto!

Se Polly ti ha incuriosito o se hai voglia di scoprire come questa storia continua, segna queste date sul calendario: l’11 aprile 2025 a Maxi Teatro a Bellinzona e il 12 aprile 2025 al Teatro Tan. Sarà un’altra occasione per celebrare l’autenticità, le emozioni e il coraggio di essere semplicemente se stessi. Ti aspetto!

 

 

© Green Experience – Paola Valchera – info@green-experience.ch

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